Il giovanissimo inventore di The Ocean Cleanup, il più visionario progetto degli anni recenti per l’igiene delle acque oceaniche, si chiama Boyan Slat, è olandese, ma fautore di una scala globale nella lotta al degrado dell’ambiente. E ha ben chiare le cifre: ogni settimana fluisce negli oceani un volume di plastica pari al doppio del volume dell’Empire State Building.
Fate un giro sul sito web del progetto. Accanto al titolo vedrete la parola Fiumi. Questa rivela l’ultima scoperta del gruppo di ricerca di The Ocean Cleanup: l’80% di quei due Empire State Building settimanali proviene da solo 1000 fiumi del pianeta, i veri rubinetti dell’inquinamento delle acque aperte. Per chiudere i rubinetti, è stato inventato un nuovo Interceptor, che si può già vedere in azione.
Una delle innovazioni maggiori di Boyan Slat risiede, per così dire, alla fonte del problema, perché The Ocean Cleanup ha deciso di affrontarlo con una costante ricerca scientifica, con la partecipazione di «scienziati cittadini», con la pubblicazione di studi specifici a firma di decine di giovani ricercatori. Boyan sta abbinando ad ogni azione sostenibile un pensiero sostenibile. O meglio ci sta spiegando che ogni pensiero, non solo per la Sostenibilità, è davvero un’azione.