Il più visionario progetto di pulizia delle acque dai rifiuti plastici, The Ocean Cleanup, ha un giovanissimo inventore, Boyan Slat. È olandese, di Delft, e non può essere un caso. Tanto più che Boyan non è un nome olandese: suo padre è croato e vive tuttora in Istria. La terra d’origine, in cima all’Adriatico, e la terra che ha cresciuto Boyan, in cima all’Europa, hanno allora una cosa in comune.
Nell’immaginario che abbiamo di un luogo c’è sempre una dose di verità. Per l’Olanda saranno i paesaggi bassi, costellati da dighe e mulini, a venirci in mente. Ma poi li troveremo sul posto. Così come volando sulla Croazia, distesa lungo tutta la costa balcanica, scopriremo che è davvero una terra sfrangiata dal mare.
Boyan sostiene che per risolvere problemi globali non si devono ammassare risposte locali, ma pensare su una scala diversa. Conoscendo la sua storia, però, non possiamo non credere che anche gli ambienti familiari – l’Istituto per l’Educazione all’Acqua che ha sede nella via principale di Delft, la Croazia e la Grecia dove si immergeva da ragazzo – abbiano ispirato colui che ha deciso di pulire non le proprie, ma le acque di tutti.