“Capita raramente di avere il privilegio di mettere insieme il proprio lavoro e i propri sogni, le proprie responsabilità verso un’azienda e la gioia profonda di un nuovo progetto da condividere con tutti. Questa volta è successo, e noi de Il Bisonte siamo incredibilmente felici di dare ufficialmente avvio alla nostra collaborazione con Giacomo Salizzoni e i suoi Orti Dipinti”.
Luigi Ceccon, Amministratore Delegato del marchio fiorentino di alto artigianato, racconta così Il Bisonte con Orti Dipinti, un progetto di sostenibilità sociale e ambientale coltivato in silenzio per mesi e arrivato al suo debutto pubblico in occasione di Pitti Uomo 102, in programma a Firenze dal 14 al 17 giugno 2022.
“Dopo aver raccontato per anni sul Journal del nostro sito le storie degli eroi che in ogni parte del mondo combattono per cambiare il futuro del pianeta e delle persone, – spiega Ceccon – abbiamo scoperto di avere uno di loro a due passi da noi e abbiamo deciso di condividere la sua storia e, in punta di piedi, anche di farne parte”.
Gli Orti Dipinti sono l’unico orto urbano all’interno di un’area tutelata dall’Unesco. Si trovano in Borgo Pinti 76, nel cuore del centro storico di Firenze, a poche centinaia di metri dal luogo in cui Il Bisonte è nato cinquant’anni fa e in cui ancora oggi ha sede. La loro storia nasce da un vuoto: una pista di atletica abbandonata da decenni e scoperta con Google Maps. A ricucire questa cesura tra la città e i suoi spazi e tra il verde e il costruito è stato Giacomo Salizzoni, un giovane architetto (bolognese, ma naturalizzato fiorentino) che dieci anni fa ha portato su quella pista legno e terra, semi e piante rare, alberi e ortaggi, bambini, famiglie e anziani e ha dato a tutti qualcosa da fare. Nel giro di pochi mesi la sua squadra di guerrilla gardener ha compiuto il miracolo e quell’orto è diventato uno straordinario laboratorio permanente di buone pratiche ambientali. Giacomo è lì tutte le mattine, pronto a raccontare a chiunque la storia di un limone resuscitato, le proprietà sorprendenti dell’“erba della Madonna”, i miracoli dei lombrichi nel compost, la bellezza dei fiori edibili, l’efficienza dei frigo africani e quella delle anfore di terracotta per la sub-irrigazione, l’ingegnosità con cui un copertone può diventare un’altalena e una gruccia di metallo una bellissima scultura.
Ambiente, economia circolare, insegnamento, condivisione sono i semi che crescono rigogliosi in questo giardino che non ha uguali e anche il fondamento della comunione di intenti che ha portato Il Bisonte a sostenere e condividere questo progetto.
“Il Bisonte con Orti Dipinti – racconta Giacomo Salizzoni – nasce da un’affinità elettiva: fin dal primo incontro con Luigi Ceccon e con il suo team ho capito che quello che faccio io agli Orti Dipinti e quello che fa Il Bisonte nella sua filiera cortissima hanno un’incredibile quantità di cose in comune. Per questo non abbiamo chiamato il progetto “Il Bisonte per Orti Dipinti”, ma “Il Bisonte con Orti Dipinti”. Stiamo lavorando e continueremo a lavorare insieme a lungo, riversando nell’orto e nell’azienda convinzioni e idee condivise di sostenibilità sociale e ambientale. Per questo i primi a essere coinvolti sono stati proprio i dipendenti de Il Bisonte”.
In occasione di Pitti Uomo le porte del giardino si spalancano anche a tutti gli ospiti internazionali del brand: “Gli Orti Dipinti sono uno spazio di libertà in cui abbiamo scelto di far crescere insieme il futuro che vogliamo. Abbiamo scelto di essere contagiosi – precisa Luigi Ceccon – e dare il buon esempio a tanti altri sostenitori del lavoro di Giacomo. Il nostro posto segreto da oggi è un’esperienza da condividere”.
Oltre a un significativo investimento economico, la partnership prevede un’importante contaminazione di competenze grazie alle quali gli Orti Dipinti potranno dotarsi di strumenti di autosufficienza gestionale e Il Bisonte potrà dare un nuovo impulso alla sua naturale vocazione per la sostenibilità. “Il primo passo – racconta Giacomo Salizzoni – sarà la costruzione di una grande serra che ci permetterà di svolgere le attività didattiche per ragazzi e adulti anche in caso di maltempo, assicurando al nostro lavoro una continuità su cui fino ad ora non potevamo contare. Il resto verrà da sé, attraverso il confronto. Le idee in campo sono già moltissime, non ci mancheranno le occasioni per fare cose bellissime insieme”.
Per la prima volta da quando sono stati fondati, il 15 Giugno gli Orti Dipinti ospiteranno un evento di Pitti nel corso del quale Il Bisonte presenterà le sue nuove collezioni di borse e accessori di pelletteria disegnati per mantenere inalterata la loro bellezza negli anni e creati con materie prime sostenibili, come l’iconica pelle di vacchetta conciata al vegetale e la nuova vacchetta a bio-concia (riciclabile e compostabile), i filati di cotone, la rafia bicolore e il nylon waterproof. “E chissà che la prossima innovazione non arrivi proprio da qui” sorride Ceccon.
Tutte le informazioni sul progetto di sostenibilità ambientale, sociale e dei consumi de Il Bisonte sono disponibili a questo link.