Il Bisonte finanzia la Wildlife Conservation Society. Dagli zoo di New York, le prime notizie.
Andiamo a memoria. Palazzi più alti dell’inquadratura. Mattoni rossi di sicuro ma al buio non si vede. Solo finestre gialle affacciate allo zoo. Qui murales dipinti a savane felici. Gli altoparlanti diffondo suoni d’ambiente. Zebra, leone, giraffa, ippopotamo.
Tutti, diciamo tutti con queste parole hanno riconosciuto la scena del film animato Madagascar. Quando la zebra Martin evade dallo zoo di Central Park. Lo zoo più antico e il più piccolo dei cinque di New York. Tutti diretti da chi, oggi? Dalla WCS.
SUONI, DALLA SAVANA A CENTRAL PARK
Diciamo perciò che la fuga di Martin è diretta responsabilità della WCS. La Wildlife Conservation Society. Ma in pochi la conoscono, fuori da New York, rispetto agli spettatori di Madagascar. Con tre post, noi del Journal, vogliamo pareggiare il numero.
Sì perché la WCS ha per missione di “salvare la fauna selvatica e i luoghi selvaggi del pianeta intero attraverso scienza, educazione e azioni conservative e d’ispirazione ai valori della natura”. Essa “immagina un mondo”… Un mondo migliore di certo.
LETTERE, DALLE PRATERIE A VIA DEL PARIONE
E lotta per averlo. E ha mandato una lettera a palazzo Corsini a Firenze. Il mittente: lo zoo del Bronx, il più grande di quelli newyorkesi, sede ufficiale della Wildlife CS. John Calvelli, vice presidente, ci scrive per ringraziare del nostro contributo.
Sì perché Il Bisonte finanzia la WCS. Lo fa anche con la sua boutique di Manhattan. Lo fa, naturalmente, per difendere la specie iconica che dava il logo e dà il nome alla maison. Presto, news da New York. Per ora, nessun bisonte in fuga da Central Park.