Le api che volano sui nostri prati vengono dalla bocca dei poeti antichi. Quando Aristeo l’apicoltore seppe di avere adirato le Ninfe, offrì loro il dono di un bue, dal cui corpo si generò un nuovo alveare. E quando il padre Zeus seppe che Danae era chiusa in cima a una torre, per unirsi a lei si trasformò in miele.
Ogni prato ha bisogno dei suoi sciami di api divine, e di una comunità reale che li curi. Perché le api riportano la vita tra le comunità che ne ascoltano le storie.