A Pontassieve! Per la prima puntata di un giro nel centro creativo e logistico de Il Bisonte. Nel reparto di Prototipia e Modelleria abbiamo visto come nascono delle borse esemplari.
A Pontassieve, il centro creativo e logistico de Il Bisonte ha aperto le porte al Journal. È stata una visita entusiasmante. Abbiamo parlato con tutti. Riempito un taccuino di appunti. In una manciata di post, uno per ogni reparto visitato, vi raccontiamo cosa abbiamo visto. Sipario!
SIPARIO SUI REPARTI PRODUTTIVI!
Siamo andati per ordine. Primo reparto: la Prototipia e Modelleria. Il nome non mente. È una sala, più piccola di altre del centro, dove si prendono decisioni prime, a monte, tanto influenti sul corso della produzione, che da qui sembrano diramarsi tutte le borse de Il Bisonte nel mondo, a partire da un solo germoglio: il modello.
In pratica: i designer pensano una borsa + qui è disegnata in ogni sua parte in scala 1:1 su una carta-modello + tagliati i pezzi, sbassata la pelle, cucita, rifinita e timbrata, gli artigiani di questo primo reparto realizzano una borsa esemplare, per misurare la possibilità di farla produrre nei vari laboratori che circondano Firenze per un raggio di 30 km, che compongono la costellazione corta del nostro marchio di artigianato.
TROUPE E REGISTI, DESIGNER E PROTOTIPISTI
C’è un dettaglio curioso. Sapete come fanno i designer per mettere nero su bianco la loro idea per la Modelleria? Con lo stesso strumento dei registi del cinema. Cioè con una moodboard. Poche pagine con lo schizzo dell’oggetto, sì, ma anche con foto di borse passate (come dei film di riferimento), pezzi di colore adatti al nuovo progetto, e tutto quanto serva a rendere chiaro alla troupe che cosa i registi hanno in mente. Scusate! Volevamo dire: i designer e i prototipisti.