Il Bisonte sponsorizza A Shaded View on Fashion Film, il maggiore festival del cinema di moda, basato a Parigi, dove Il Bisonte ha casa. Due boutique. In rue du Cherche-Midi. E nella Galerie Véro-Dodat. Raccontiamo in tre post i vincitori dell’anno scorso. In attesa di sapere i nuovi, il 12 novembre. Concludiamo con An Ode to Teenagehood, di Celia Arias.
A partire da un qualche deserto americano, set di Infinite, premio al miglior editing – sorvolate le verdi vallate georgiane di Ajarian Bride’s Tresure, il miglior documentario – il nostro viaggio tra i vincitori della scorsa edizione del festival ASVOFF prosegue.
Senza mai uscire da Parigi. Casa di Diane Pernet, madre di A Shaded View on Fashion Film. L’altra madre: è la città. Solo a Parigi – perforata dai passages, riparo di artisti e di boutique di alta moda, come qui le due de Il Bisonte – poteva nascere il festival.
DIANE E PARIGI, MADRI DI #ASVOFF
Parigi, capitale. Sconvolta, in quanto tale, da ogni moderno fermento nei campi di arte, moda e di ciò che, al meglio, le unisce: il cinema. I passages non sono traversati oggi da borghesi col monocolo. Ma dai giovani. Smartphone alla mano. Idee chiare.
AN ODE TO TEENAGEHOOD DI CELIA ARIAS
Sono questi gli adolescenti ritratti, celebrati da An Ode to Teenagehood. Film vincitore del Grand Prix di ASVOFF l’anno scorso. Opera di Celia Arias. Che magistralmente ha filmato: traumi, libertà, desideri dei protagonisti della moda del nostro tempo.
An Ode to Teenagehood mostra: una cameretta, la toeletta prima del palcoscenico, delle scarpe con plateau altissimi da cui cadere senza ferirsi, steccati tra case alla periferia inglese dove imperversano le malelingue, il trucco che copre le maschere sociali.
«Lo sai che i tuoi occhi possono vedere dieci milioni di sfumature di colore?». Lo sa Diane Pernet, madre di ASVOFF. Lo sa Celia Arias, regista del film vincitore 2022. Lo sa Il Bisonte, che finanzia il festival quest’anno. Lo sapete voi, lettori, spettatori.
Il Bisonte finanzia A Shaded View on Fashion Film 2023. Lo fa dalle sue due boutique parigine, che rispecchiano il fermento della capitale in questi giorni. Lo fa perché condivide la visione shaded, sfumata di Diane. Lo fa, curioso di conoscere i vincitori.