In questa puntata del Journal, la cronaca quotidiana dei lavori negli Orti Dipinti, per fare alle piante nuove cassette di legno, finanziate da Il Bisonte.
Da oggi abbiamo un bel daffare. Sono in moto le piante dentro agli Orti Dipinti. Pure non si scambiano di posto la notte. Come a sorprendere i volontari del giardino. Sono abili mani che cuciono alle aiuole dei nuovi abiti. Cose accade, dunque, negli Orti?
LE MISURE DEI VESTITI NUOVI: 45 MM DI ABETE.
È in azione una catena di montaggio. Una catena verde. Ecco i passaggi e le operazioni. Si inizia con (1) l’acquisto e il taglio di assi di abete, per adattarle agli spazi abitati. Si passa (2) al trattamento protettivo, con una fiamma benefica che annerisce le assi sul lato interno, poi lavandole e ribagnandole con olio di lino, per chiudere un cappotto impermeabile. Quindi viene (3) il pre-assemblaggio, cioè un puzzle di legno sulla pista degli Orti, completato con chiodi e martello e un telo speciale, da applicare alle assi per ciò che i giardinieri definiscono pacciamatura (4). Nelle scatole così ottenute e posate in opera (5), frammenti di scatole vecchie e foglie e terriccio (6). Si finisce con (7) la piantumazione. Voilà, le aiuole in movimento degli Orti Dipinti.
TEMPO DI SPORCARSI LE MANI.
Così nascono, in dettaglio, le nuove cassette. È Il Bisonte a finanziare l’intervento. Il secondo: dopo il sistema di irrigazione, per così dire, wireless. Grandi vasi di legno, più resistenti, sostenibili e piacevoli alla vista. Ma il lavoro è solo al principio e qui, per molti mesi, ci sarà da sporcarsi le mani. Quelle di Giacomo e dei volontari. Dell’architetto Jan Bigazzi, co-autore del progetto. Di tutto Il Bisonte. E della comunità che dalle nuove cassette coglierà nuovi fiori.