La storia di una donna del Nord. Che ci ha insegnato la fragilità dei luoghi inospitali. E che non sono tali per tutti. Un’altra eroina gentile, da raccontare qui sul Journal.
Margaret Thomas nacque nel 1902 a Seattle, nello Stato di Washington. Ma c’era qualcosa più a Nord. Un richiamo? Per intanto gli studi universitari a Fairbanks. Dove fu la prima donna laureata.
Il viaggio di nozze con Olaus Murie, che la chiamava Mardie e di cui prese il cognome, lo fece in Alaska a bordo di una slitta, sulla tracce delle renne studiate dal marito. Di ritorno, costruirono il Murie Ranch, nelle foreste del Wyoming.
IN ALASKA!
Olaus era biologo della fauna selvatica. Una sorta di sociologo delle renne. Aveva capito che la causa della loro diminuzione non erano i lupi, che le cacciano in natura. Bensì l’opera di allevamento di altre renne condotta dall’uomo.
È di Mardie il best-seller sulla loro vita, Due nel profondo Nord. In copertina, insieme (ovviamente) alle renne, c’è il nome di Olaus, «insigne biologo». E lei? «Giovane sposa». «Compagna di strada». E basta? Non proprio.
UN RIFUGIO ARTICO
Il libro esce nel 1962. L’anno successivo muore Olaus. Ma le riserve naturali, per la creazione delle quali i Murie conducevano giuste battaglie, crebbero in estensione di qualche altro milione di acri, con la sola Mardie al lavoro nella Wilderness Society.
Arctic Refuge. Così si chiama la riserva che i due, e poi lei sola (una) difesero in Alaska. Denunciavano la fragilità del Nord. E ci hanno insegnato (da quest’angolo d’America) che una parola impervia (artico!) può appaiarsi a una parola di salvezza. Salvezza per chi? Avete indovinato. (Le renne).
).