Nel cuore del centro storico di Firenze c’è un giardino segreto nato dal recupero di una vecchia pista di atletica, che la passione e il talento di Giacomo Salizzoni hanno trasformato in un magnifico contenitore di bellezza e socialità e in un laboratorio permanente di buone pratiche ambientali. Il giardino si chiama Orti Dipinti ed è l’unico orto urbano al mondo all’interno di un’area tutelata dall’UNESCO. Lo frequentano persone di tutte le età provenienti da ogni parte del mondo: studenti delle scuole locali e delle università internazionali, residenti e famiglie in viaggio, singoli e gruppi interessati alla crescita sostenibile e giovani impegnati per l’ambiente, volontari e diversamente abili.
Da un anno Il Bisonte se ne prende cura, fornendo a Giacomo le risorse, le competenze e il supporto necessari per rendere il suo straordinario community garden sempre più bello, inclusivo esostenibile. Ambiente, biodiversità, domotica e digitalizzazione sono le parole chiave che indirizzano il cambiamento, sempre dettato dall’ascolto delle persone e dalla costante raccolta dei “messaggi” che arrivano dalle piante.
“Con questo progetto – spiega Luigi Ceccon, Amministratore Delegato de Il Bisonte – ci impegniamo a trasferire agli Orti Dipinti quanto abbiamo fatto negli ultimi anni in azienda. A Il Bisonte, abbiamo affiancato alla nostra struttura produttiva autenticamente artigianale le migliori tecnologie digitali: questa scelta ci permette sia di gestire al meglio i processi che di conservare la struttura artigianale e valorizzare il suo inestimabile patrimonio di saperi. A Orti Dipinti facciamo lo stesso e, insieme a Giacomo, lavoriamo per creare un nuovo modello di agricoltura domotica, capace di trasformare in realtà quella che ai più appare come un’utopia e di dare un contributo concreto, non solo alla crescita sostenibile del Made in Italy, ma anche alla costruzione di un futuro migliore per il pianeta.”
Nel primo anno di collaborazione con Orti Dipinti, Il Bisonte ha contribuito a gettare le basi per la sua evoluzione, articolando in suo intervento in 3 fasi::
FASE 1: OTTIMIZZAZIONE DEI CONSUMI DI LUCE E ACQUA
Giugno 2022 / LUCE: Per illuminare Orti Dipinti sono state utilizzate solo lampade a LED a bassissimo consumo e a luce calda, perfette per assicurare al Community Garden tutta la sostenibilità e la magia che merita.
Luglio 2022 / GESTIONE DELL’ACQUA: centinaia di metri di piccoli tubi invisibili, fissati agli stessi supporti usati per i rampicanti, irrigano tutte le casse in cui crescono le piante. I tubi non si vedono, ma il loro effetto sì: durante l’estate gli Orti Dipinti non sono mai stati così rigogliosi. Con questo intervento di gestione idrica responsabile sono state inoltre risparmiate tantissime ore di lavoro di innaffiatura manuale e quasi 1000 m3 di acqua negli ultimi 12 mesi.
FASE 2: ATTREZZATURE E DIMORE PER LE PIANTE
Marzo 2023 / LE NUOVE CASSE: Tutte le piante degli Orti Dipinti hanno una nuova dimora. Le vecchie casse realizzate con sponde di pallets, che hanno onorevolmente custodito per dieci anni erbe aromatiche, fiori, ortaggi e alberi da frutto, sono state sostituite da nuovi gusci di legno d’abete, reso resistente e impermeabile con il fuoco e l’olio di lino, al fine di contenere il terreno ed evitare la dispersione dell’acqua.
Aprile 2023 / GLI ATTREZZI: Una tempesta ha distrutto il magazzino degli attrezzi: grazie ai fondi stanziati da Il Bisonte e all’aiuto dei volontari, è stato possibile sostituirlo con un nuovo rimessaggio.
.
FASE 3: UN GIARDINO INTELLIGENTE
Giugno 2023 / LA DOMOTICA: L’oasi urbana di Orti Dipinti è ora pronta ad una nuova fase, sia di attuazione che di sperimentazione: a breve, infatti, la gestione digitalizzata e ottimizzata delle risorse, permetterà di trasformarla in un vero e proprio data driven decision maker. Tra le piante sono già arrivati router, microprocessori e sensori, che insieme avranno il compito di misurare l’umidità, la temperatura e la composizione chimica del terreno e di assicurare a ogni pianta l’acqua, la luce e il lavoro manuale che davvero le serve in ogni specifico momento.
UNA GIOIA CONDIVISA
“Occupandoci degli Orti Dipinti – spiega ancora Ceccon – abbiamo avuto conferma che le best practices consone all’artigianato si possono applicare con altrettanto successo anche all’ agricoltura e all’orticultura, che rientrano nella stessa visione etica e sostenibile dell’utilizzo delle risorse. Se vogliamo difendere il made in Italy, l’artigianato così come l’agricoltura e l’orticultura devono evolvere con l’utilizzo consapevole delle tecnologie. Ora che ha acquisito una nuova solidità e una nuova capacità di sperimentazione, anche l’orto urbano di Giacomo Salizzoni è pronto a trasferire le sue best practices attraverso programmi di formazione dedicati agli studenti e a chi desidera dedicarsi a attività produttive sostenibili. Siamo davvero felici – aggiunge Ceccon – di questa avventura condivisa con tutte le persone che amano questo luogo e le sue idee. Insieme stiamo creando non solo un giardino bello e accogliente, ma anche e soprattutto un modello gestionale per chi, in altri quartieri di Firenze o in altre città del mondo, vorrà seguire l’esempio di Giacomo e dei suoi Orti”.
A questo scopo, il prossimo passo dell’impegno de Il Bisonte per Orti Dipinti sarà la costruzione di una serra dedicata alla formazione pratica e teorica, che permetterà di svolgere attività anche durante i mesi invernali.