Cronaca della seconda festa firmata Il Bisonte negli Orti Dipinti. Comunità, alto artigianato, sostenibilità.
«Volevo solo dire: grazie», dice Giacomo dal palco, microfono alla mano, ben piantato sulle gambe, ma con un sorriso a trentadue denti che maschera forse un po’ di imbarazzo. «Grazie a Il Bisonte, che continua a sostenere questo progetto».
Facciamo un recap. Nome: Giacomo. Cognome: Salizzoni. Classe: 1975. Il fascino passa dagli occhi. Pratico di video making e green design. Accento bolognese, innamorato di Firenze. Qui, esattamente dieci anni fa, ottenne di impiantare un orto urbano nella pista di atletica abbandonata di borgo Pinti. È padre degli Orti Dipinti.
LA SECONDA FESTA NEGLI ORTI
Grazie a te, dunque, Giacomo. Grazie intanto per l’accoglienza. Esattamente un anno fa, Il Bisonte entrava negli Orti con una prima festa. Il 13 giugno abbiamo festeggiato di nuovo, presentando a Firenze la collezione Summer Spring 2024.
Giacomo parla dal palco, allestito sotto un albero, dove una band, a grande richiesta, è pronta a suonare gli ultimi pezzi. Classici del rock, di alto valore. Valori di libertà di esperienza, di responsabilità verso il presente. Valori che distinguono il brand.
COMUNITÀ, ALTO ARTIGIANATO, SOSTENIBILITÀ
Sotto al palco ballavano tutti. Ballava la comunità di borgo Pinti. Ballava la stampa, accorsa a fotografare gli invitati e a intervistare quelli di spicco. Ballavano infatti i protagonisti della moda fiorentina, che davanti alle borse della futura collezione hanno discusso, trasformando gli Orti, per una serata, nella nostra seconda sede.
A tutti voi che avete ballato, un grazie di cuore. Da una parte, si rinnova il sostegno economico de Il Bisonte per gli Orti Dipinti. Dall’altra, tra le mille erbe aromatiche di Giacomo, il marchio continua a trovare una speciale ispirazione sostenibile.
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